Nei giorni scorsi, in particolare, si sono tenuti due incontri, uno a Birmingham per Active Network, e uno a Ferlach, in Austria, per il progetto SPIN “Sport and inclusion”.

Al primo ha preso parte Stefano Bellu, dell’Uisp Roma: “Tra il 12 e il 14 giugno la città di Birmingham ha ospitato la conferenza annuale di Active Network, il progetto nato per mettere in rete l’associazionismo e le organizzazioni sportive e sociali con le amministrazioni locali - racconta Bellu - La conferenza si è posta come obiettivo un maggiore impegno nel costruire relazioni più solide al fine di promuovere l’attività fisica in Europa. Partendo dalle esperienze locali la rete vuole costruire una proposta comune da sottoporre alla governance europea. I partecipanti, provenienti da tutti i paesi dell’Unione Europea, hanno avuto in questa occasione la possibilità di conoscere meglio il modello inglese: segnaliamo, tra gli altri, l’attività di Street games, ong che ha sviluppato progetti di inclusione sociale per minori provenienti dalle fasce più deboli della società”.

Gaia Fiorini, Uisp Genova, invece, ha preso parte dal 12 al 16 giugno all’incontro SPIN: “I workshop si sono svolti a Ferlach, cittadina al confine con la Slovenia, nella regione dei laghi austriaci ed hanno avuto come punto focale lo scambio dei differenti metodi ed approcci delle varie organizzazioni, la creazione di nuove strategie lavorative e la progettazione dei futuri workshop diretti ai giovani sui temi dell’inclusione sportiva - spiega Fiorini - C’è stato uno scambio di esperienze e alcuni workshop sui temi dell’integrazione, del razzismo e della differenza di genere, sia pratici che teorici. Erano presenti le associazioni partners nel progetto SPIN, provenienti da Slovenia, Italia, Irlanda, Germania, Croazia e Austria. Questo training è stato organizzato dall’associazione austriaca FairPlay-VIDC e ci ha dato la possibilità di conoscere le metodologie di lavor, tramite la pratica sportiva, delle varie realtà europee presenti. I temi al centro del workshop proposto dall’Uisp sono stati l’inclusione e la conoscenza tramite giochi e l’adattabilità delle regole in base al gruppo di persone coinvolte, sia nei giochi pratici che nelle attività teoriche”. (E.F.)